Zero Ideale



In questi ultimi mesi gli artisti, producer AI emergono molto più rapidamente, C'è un interesse legato alla musica e l'intelligenza artificiale che prende piede, velocemente. Oggi vogliamo presentarvi Zero Ideale.

Zero Ideale è un progetto musicale che nasce dal bisogno di dire cose vere, senza filtri, unisce scrittura diretta e suoni intensi, tra rock alternativo ed elettronica. È musica che guarda l’uomo, le sue crepe, ma fatta anche di tensione, fragilità e presenza. .Non cerca etichette, ma un senso ben definito, soprattutto per dare un’impronta forte al progetto.

Una seconda pelle


FFH: Chi c'è dietro Zero Ideale? Raccontateci di te!

ZID: Dietro Zero Ideale ci sono io, Gian Sciacca, una persona normalissima... con il suo modo di vivere, lavorare e stare al mondo.... La musica è il punto in cui tutto questo si incontra...
Zero Ideale è il posto dove metto quello che sono davvero, senza separarmi dalla vita di tutti i giorni, è già diventato in cosi poco tempo una parte di me.

FFH: Come ti sei approcciato a questa tecnologia, che cosa ti ha spinto a fare musica, creare un canale YouTube? Quali tecnologie utilizzi?

ZID: Mi sono avvicinato a questa tecnologia spinto dalla curiosità, avevo cose da dire e cercavo un modo per farle uscire, anche senza una struttura forte alle spalle.
La musica è sempre stata un esigenza, in passato avevo creato una vera band insieme ad altre persone, ma per varie vicissitudini non è mai davvero partita. È rimasto il rimpianto di cosa sarebbe potuto essere.
Questo mio progetto nasce anche da lì, dal bisogno di non lasciare più le idee a metà.
Il canale YouTube nasce per dare un contesto, un volto e un racconto al progetto, cercando di creare contenuti di qualità a livello professionale. Uso l’AI come strumento, non come scorciatoia: al centro resta sempre la visione e la scelta di cosa raccontare.

FFH: Siamo curiosi di sapere cosa vuoi comunicare e perché.

ZID: Voglio comunicare quello che spesso non trova spazio. Dubbi, pressione, silenzi, parti che tendiamo a nascondere.
Non per dare risposte, ma per condividere domande vere.
Cerco sempre di riconoscermi in quello che faccio è l’unico modo che conosco per andare avanti. Non cerco di insegnare niente a nessuno, che sia chiaro...cerco solo di essere onesto con me stesso. Se poi qualcuno si ritrova in queste parole, allora per me ha tutto un senso.



FFH: A chi ti sei ispirato? Hai degli artisti di riferimento per la tua musica? Quali?

ZID: Mi sono ispirato a chi ha usato la musica per raccontarsi davvero, senza nascondersi. Artisti capaci di trasformare fragilità e disagio in qualcosa di condivisibile. I Linkin Park ad esempio, mi hanno segnato per il modo in cui hanno dato voce a certe tensioni interiori. Anche mondi più duri e viscerali come Nine Inch Nails e Deftones.
E soprattutto i Limp Bizkit, per come affrontano rabbia, frustrazione e relazioni interpersonali con un linguaggio diretto, senza filtri. Non cerco di imitare nessuno. Queste influenze mi hanno aiutato a capire che tipo di musica volevo fare e che tipo di voce volevo avere dentro Zero Ideale.

FFH: Come metti in opera il processo creativo? Hai degli step predefiniti o una sorta di ispirazione?

ZID: Non ho un processo fisso. Tutto parte quasi sempre da una frase, da una sensazione o da un momento preciso.
Inizio a creare quando qualcosa spinge e non riesco a ignorarlo. Poi costruisco intorno: suono, frasi, atmosfera, immagini.
L’ispirazione apre la porta, il lavoro serve a dare forma e coerenza a quello che nasce. Se per una qualche ragione anche una sola cosa di queste viene meno, mi fermo e riparto quando sono focalizzato su ogni aspetto.

FFH: Ti sei mai emozionato dai risultati ottenuti con l'intelligenza artificiale musicale?

ZID: Caspita, si!! eccome! non mi nascondo, non per la tecnologia in sé, ma per quello che è riuscita a tirare fuori.
All’inizio alcuni risultati erano inevitabilmente più telefonati e artificiali, anche perché ero alle prime armi.
Col tempo però ho iniziato a riconoscermi davvero in quello che usciva.
Sentire un’idea prendere forma, voce e atmosfera è stato incredibilmente forte e gratificante.
È lì che capisci che lo strumento funziona, quando riesce a restituirti qualcosa di vero.



FFH: Intelligenza artificiale: valido aiutante o scarso sostituto? Perché? 

ZID: Un valido aiutante tutta la vita! Non potrà mai essere un sostituto è vero. L’AI accelera, apre possibilità, ma non decide cosa dire. Come ha detto poco tempo fa un celebre DJ, un computer non si accende da solo dall'oggi al domani iniziando a creare da solo. Senza un’idea, una visione e una sensibilità umana resta solo una tecnologia.
Per me funziona quando resta uno strumento al servizio di qualcosa di vero.

FFH: Progetti per il futuro? Qual è il tuo obiettivo finale?

ZID: Nel futuro c’è il terzo album, SegretaMENTE, che considero il mio fiore all'occhiello.
Ma la data di uscita per ora resta un incognita, perchè sto cercando di perfezionarlo ai minimi dettagli.
Ho una libreria ampia di brani già pronti, che usciranno nel tempo, senza fretta.
Ho da poco ultimato anche un brano in francese, nato in modo naturale dopo il riscontro che sto avendo su TikTok, con messaggi e commenti su alcuni teaser ed estratti di mie canzoni che arrivano anche dalla Francia.
E infine c’è qualcosa che si sta muovendo: due mondi opposti, ma simili in molti aspetti, stanno dando vita a qualcosa che potrebbe esplodere da un momento all’altro. Per ora non anticipiamo nulla! Stay Tuned!.

FFH: Chiusura, saluti, pensiero personale... questo spazio è tuo!

ZID: Grazie mille ancora per lo spazio e per il tempo dedicato!
Oggi fare musica, per me, significa restare presenti e non smettere di cercare un senso.
Zero Ideale è questo: un percorso aperto, e il mio modo di restare fedele a quello che sento, anche quando è scomodo.
Vi abbraccio tutti, a presto!




Noi vi lasciamo con i canali di Zero Ideale, se volete seguirlo, ascoltare e visionare la sua attività abbiamo messo tutto quello che serve.